Les Aliénés voyageurs*
(Gli alienati viaggiatori, o gli alieni viaggianti fate voi)

 

Pensavo a un post che contenesse i termini spettrofotometro boleano perequare (che io perequassi, io perequerei) sciabordio lucore jamming.
Purtroppo, l’avatar Cronomoto si è opposto e riporto una lettera scritta di suo pugno.
 
Amico caro, 

immagina qualcuno che viva in uno stato cerebrale perennemente alterato, anche quando dorme. Ma si tratta, per questo qualcuno, di uno stato naturale, pur essendo sopraggiunto (come segnalato dalla letteratura medica) in età matura. Comporta un unico inconveniente.
La fantosmia può presentare aspetti gradevoli, ad esempio un profumo di fiori bianchi può sovrapporsi a quello delle pagine del libro che stai leggendo. O aspetti grotteschi, quando il profumo di chi ti è vicino è talmente forte da farti  scappare. Ma a queste cose ti abitui.
 

Non guardarmi così, ogni epoca ha avuto le sue pazzie: isteria, depressione e tra poco saremo troppo vecchi per vivere, rimbecilliti da demenza senile e Alzheimer.   

Non comportando questo mio stato alcun pericolo sociale sono certo che non sarà un problema per nessuno, e nessuno se ne curerà o lo curerà, nonostante un incremento dei casi negli ultimi anni.  Non mi sento più o meno folle di altri.  Non lo è quel bambino che in una passeggiata immagina macchinari immensi sospesi tra una montagna e l’altra. O quell’uomo, che sta facendo a pezzi il navigatore dopo averlo sfidato prendendo per giorni la direzione contraria a quella indicata, così, per gioco, ed è arrivato ugualmente a destinazione (a casa). O la donna che batte i pugni per ore sulla porta perché vuole entrare o uscire, non sa, e il marito piange (verrà per lei anche il tempo degli specchi, che saranno da coprire, nascondere, perché non se la prenda con loro e non si faccia del male). 

Non è forse pazzia quella che mi pare di intravedere oggi nell’ostinazione a far valere realtà ambivalenti con forza e presunzione, al punto di convincere noi per primi che non si sta mentendo a nessuno?  
A questo non sono ancora preparato, e torno al mio viaggio contrelamontre. 

Pantiloni mi insegna che contrelamontre “contro l’orologio”, significa lottare contro il tempo quando in realtà il primo elemento contro cui si lotta in bicicletta è l’aria, il vento.

*Titolo scoperto in “I viaggiatori folli

40 pensieri su “

  1. (schegge di pensieri alla lettura di questo Post, fatta da un ignorante, col suo carico di incomprensioni e stupide presunzioni)

    … avevo letto “contrelamort”, non “contrelamontre”, ma in alcuni casi è la stessa cosa, una sgradevole e predominante puzza di morte…
    …la sovrastante puzza di morte non deve sentirla quell’altro grande viaggiatore, l’ebreo errante. condannato a vivere, sentirà puzza di vita?…
    … “il faut chercher charcot” mi son detto, “documentati!”
    … “the piano man”?…
    … una volta ho sognato una macchinetta contasoldi che non si fermava mai di contare i soldi, con meccanismo come di certe fontane a riciclo di acqua…
    … lottare contro l’orologio significa inventare un infinito orologio lineare con tacche disposte su un’unica linea, significa far coincidere l’eterno temporale con l’infinito spaziale.
    ma l’orologio è tondo e le sue ripetizioni seppur differenti sono inelluttabili…
    … yes, un bel post politico!…

    (e tranquillizzati, non ho mai letto “cronomorto”…)

  2. Un aggeggio notevole lo spettrofotometro booleano, non compie la propria funzione di rappresentare lo spettro luminoso in un grafico, ma riesce solo a distinguere l’ombra dalla luce e viceversa senza cogliere alcuna sfumatura. E’ praticamente un normale spettrofotometro, però guasto.

  3. Di anomalie percettive e comportamentali ne trovi quante vuoi ( ed in bello stile descrittivo, non privo di umorismo) in Sacks ( “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello”). Mi hai ricordato il caso della donna che sentiva di continuo canzoni e musica varia, qualsiasi cosa facesse.

  4. FlaviaBlog:
    sì di anomalie se ne trovano, quando le scopriamo dentro di noi cambia il modo di osservarle.

    Giarre: sciabordare suona bene, poi :)

    Aqua:
    a volte distinguere l’ombra dalla luce è già molto.
    Adesso mi sto applicando allo studio dei traccianti, speriamo vada meglio

    Petarda:
    quelli è difficile fermarli… Forse conviene non accanirsi nel sogno di essere immortali.

    Undu:
    grazie per il contributo

    l’orologio tondo e infinito mi ricorda invece sinistramente la ruota per i criceti…

    (…non preoccuparti, scrivo cornomoto, a volte)

  5. a volte, il vento contrario è tanto forte che mi devo alzare dal sellino per premere sui pedali, come in salita. e un po’ mi dispiace, per quelli in auto che si perdono tutta la sua verità.

    varasca sloggiato :-)

  6. eh. Vecchio trucco del capitalismo. Creare bisogni per poi soddisfarli guadagnandoci.
    Ora, non ho ben capito cosa ci guadagnerai, ma ti tocca il post con ‘spettrofotometro boleano perequare sciabordio lucore jamming’. Un unnico post, s’intende. E magari non una desueta lettera; prova con un discorso parlamentare.
    :)

  7. Petarda:
    a proposito di barche, quando torni da queste parti?

    Majara:
    avevo dimenticato Anassimandro, che suona bene

    Varasca:
    la verità infatti non si trova proteggendosi da tutto

    Arden:
    non resistevo all’immagine di quel bambino che parlava e parlava raccontando di macchinari enormi sospesi tra le montagne
    :)

    Ipse:
    L’avatar di crona a volte agisce in modo indipendente (crede)
    ;)

  8. non so: metà dicembre? (il collegamento con la barca m’è venuto in mente dopo aver premuto invio… in ogni caso se continua così arriverò giustappunto sulle onde :))

  9. verrà per lei anche il tempo degli specchi, che saranno da coprire, nascondere, perché non se la prenda con loro e non si faccia del male.
    Mi viene in mente un detto russo: non prendertela con lo specchio se il tuo naso è storto.
    Gran bel post, uno dei più belli, credo, c’è vita dentro…
    Curiosità: casualmente scopro che 11315 Salpêtrière è un asteroide che si trova nella regione del sistema solare compresa fra le orbite di Marte e Giovescoperto nel 1994.

  10. Petarda:
    casomai il 31 con una rompighiaccio

    Enrico:
    ho visto una capezzagna proprio ieri

    Cristina:
    non credo!!!

    Menzinger:
    troppo buono
    ;)

    Aitan:
    a volte vado a rileggermi i suoi commenti (forse avrebbe fatto notare che, dopo la premessa, non mi sono allontanata dal primo intento)

    TendaRossa:

    l’asteroide è pronto per .. tutti noi? ;)

    Alberto Terrile
    grazie,
    e
    a presto

    Ice:
    ecco non mi spiegavo perché stamattina ho trovato il caffè pronto appena alzata.

  11. “…quel bambino che…immagina macchinari sospesi tra una montagna e l’altra…”…guarda che anche qui…seppure alle soste, non si scherza*

    bisous !

    *”meditazione”
    di Guennadi Ulibin

  12. annuncio #1 sul forum – 09:38 del 10.11.2008.
    annuncio #2 sul blog – 09:40 del 10.11.2008.
    annuncio #3 sul blog di opi – 09:42 del 10.11.2008. (chiedendo scusa per il salto dal palo alla frasca)
    annuncio #4 (scusa a. per l’incursione) – 09:43 del 10.11.2008.
    annuncio #4 (scusa a. per l’incursione) – 09:43 del 10.11.2008
    annuncio #5 (ciao L.! per chi non lo sapesse, e infatti non lo sa ancora nessuno, ci sta una… neobalise) – 09:47 del 10.11.2008

    Come la Pispa invoca “Cartoooografoooo???!” non lo invoca nessuno.
    Eccomi, che c’è?
    Hai ragione, tra CF ci si cerca a momenti sfalsati, sbilenchi e smandrappati.
    Cià, famola partire da qui, un’idea.
    Un raduno tra cartografi, in campagna, in città, dove si riesce: radunarne almeno cinque, sei, nove.
    Una mangiata, una bevuta, una degustazione di sorbetti: per dire.
    Di cioccolato, di maionese, di paté alle olive.
    Una gara di insalata che russa tra CF, per dire.
    Lungo un fiume a far gara di salto del sassopiatto.
    Un coro, una corale, bellaciao ma sottotono, alla cartografa.
    Un falò in un tramonto novembrino e un ocarina che suona tra i pioppi.
    Un raduno nella nebbia!!! [Cartografiamo pure la signora Zena, per dire] Siiiì, coi nasi che gocciolano e tutti a cercarsi kleenex nelle tasche.
    Andare a trovare Tash, per dire, che ci porta una a uno in giro per l’urbe, a cavallo del motorino, sul suo viadotto.
    Un posto a metà strada, la strada a metà di ognuno molto poco s-comodo per tutti.
    Per dire.
    Porterei una qualche balise di scorta, che magari qualcuna funziona più tanto bene.
    Qualcosa entro l’avvento de la Grande Luminaria Panettona.
    Poi mi offrite un caffé.
    Dai, dai, je vous emprie.
    p.

  13. p.:
    onoratissima,
    mi prenoto per la gara del sassopiatto, cioccolato e maionese (sicuro che stiano bene insieme?) e qualsiasi altra iniziativa.
    Inizio la fase di orientamento
    (e grazie)
    :)

  14. Molto bello davvero.
    Quel “tempo degli specchi” suona minaccioso. Forse è la giusta punizione per un marito lasciato a piangere, ma quale tempo potrebbe e dovrebbe mai arrivare per un uomo che ha lasciato a piangere una donna?
    ciao. :-)

  15. Birambai:
    ecco, un’altra storia
    Non ti fermi più!

    Testabislacca:
    non è detto che ci siano colpe;
    quante persone stanno male senza averne procurato e quanti invece hanno seminato dolore e odio e se ne vanno in giro sorridendo felici (ma saranno felici?)
    un saluto

  16. Ti confesso che uscendo dalla mia onanica eburnea solitudo avatarica e annusando un po’ in giro, ho trovato assai raffinato e suggestivo questo tuo post (dovrei visitarti più spesso…). Quello della follia mi pare tema che pollucer potrebbe a iosa associazioni, suggestioni, rimandi, (auto)riflessioni…lo spettrometro booleano in mia dotazione non mi ha purtroppo segnalato il punto germinale del lucore, quello da noi sempre cercato…ho perso tempo perequando le equazioni brochiane con ciò che vedevano i miei occhi di cui come sempre non mi fido… Quando il punto è scomparso, troppo tardi mi sono accorto dell’occasione offertami. La mia malinconia per fortuna è stata cullata dallo sciabordìo delle onde e dai primi versi di una canzone di un cantante caraibico di anni fa…folle anche lui…we’re jamming…
    Alfar
    Ps scusa l’esibizione ma io non so commentare altrimenti
    Grazie per le suggestioni

  17. Mi perdo nel riflesso delle tue riflessioni e mi sembra di sentire odor di gelsomino promanare dal monitor… inoltre mi affascina l’illustrazione per quelle bocce portacandele per una serie di motivi, troppi,accidenti per scriverli ora:))

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